Sony è stata recentemente accusata di aver violato
tre brevetti depositati nel 1998 dalla società taiwanese
Chimei Innolux. Ad accusare il colosso nipponico è la stessa Chimei che ha depositato presso la Corte del
Delaware, in Usa, la causa di cui sopra.
L'azienda taiwanese ha dichiarato di aver scoperto la violazione dopo aver investito decine di milioni di dollari nello sviluppo degli
schermi LCD (Liquid Crystal Display) e di prodotti derivanti da tale tecnologia.
Chimei solo un mese fa aveva già presentato un'accusa simile, sempre contro Sony, in una Corte Distrettuale dell'Arkansas.
La società taiwanese è alla ricerca di un
indennizzo per quella che considera una decisione volontaria e consapevole da parte di Sony, ragion per cui il risarcimento dovrà essere
triplicato.
Nessuna delle due società ha rilasciato commenti ufficiali.
Chimei Innolux probabilmente è un'azienda sconosciuta ai più, tuttavia Sony farebbe meglio a non sottovalutarla: la società taiwanese infatti è il
numero uno dei produttori di schermi LCD in patria e ha appena comunicato profitti per il secondo trimestre 2010 pari a
298 milioni di dollari.
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