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Symantec, in leggero calo lo spam in circolazione

Symantec presenta i risultati di agosto 2010 di MessageLabs Intelligence Report: in generale, la quantità  totale di spam presente in circolazione si è leggermente diminuita rispetto ai trimestri precedenti, poichà© molte reti bot hanno ridotto il loro numero di bot.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 25/08/2010

Symantec ha annunciato la pubblicazione di MessageLabs Intelligence Report di agosto 2010. L'analisi rivela come la percentuale di spam distribuito dalle reti bot abbia raggiunto il 95% dello spam totale, incrementando così la quota registrata ad aprile pari all'84%.
Rustock è rimasta la rete bot dominante, responsabile per la maggior parte dei messaggi infetti, distribuendo ad agosto il 41% dello spam totale contro il 32% registrato ad aprile, benchà© abbia ridotto il numero di bot sotto il suo controllo portandoli da 2,5 milioni ad aprile a 1,3 milioni ad agosto.
"In generale, la quantità  totale di spam presente in circolazione si è leggermente diminuita rispetto ai trimestri precedenti, poichà© molte reti bot hanno ridotto il loro numero di bot", ha dichiarato Paul Wood, Senior Analyst di MessageLabs Intelligence, Symantec Hosted Services. "Un'eccezione è rappresentata dalla rete Rustock, che pur avendo diminuito il suo numero di bot ha comunque incrementato il proprio volume, più che raddoppiando la quantità  di spam distribuita da ciascun bot al minuto, per un aumento del 6% di email infette al giorno".
Ad agosto, la Gran Bretagna è stata responsabile per il 4,5% dello spam mondiale, più del doppio della percentuale registrata ad aprile, e rappresenta ora il quarto Paese in termini di frequenza di spam inviato dopo Stati Uniti, India e Brasile.
Con incrementi simili anche in Germania, Francia ed Italia, 4 dei 10 Paesi maggiormente responsabili per la distribuzione di spam sono al momento in Europa occidentale.
Nonostante questo, sono gli Stati Uniti ad ospitare il maggior numero di reti bot, tra cui Rustock, Storm e Asprox. Se ad aprile 2010 la percentuale di bot di Rustock localizzati negli Stati Uniti era del 7%, ad agosto questo numero è raddoppiato fino a raggiungere il 14%.
Sempre nel mese di agosto è stato rilevato un numero significativo di reti bot non ancora classificate, responsabili per la distribuzione del 17,6% dello spam totale.
"Abbiamo riscontrato grande attività  generata dalle solite reti bot sospette", ha dichiarato Wood. "In molti casi, poi, si sono presentate quelle che sembrano nuove incarnazioni di reti bot già  esistenti e semplicemente aggiornate, mentre è probabile che ci siano reti bot totalmente nuove che stanno iniziando ad emergere".

Altri risultati importanti:

Spam:
ad agosto 2010, la percentuale globale di spam distribuito via email da fonti pericolose, nuove o precedentemente sconosciute, è stato pari al 92,2% (1 email su 1,08), registrando un incremento di 3,3 punti percentuali rispetto a luglio.

Virus: ad agosto, la proporzione globale di virus diffusi via posta elettronica nel traffico email da fonti pericolose - nuove o precedentemente sconosciute - è stato di 327,6 email (0,31%), dato che riflette un decremento di 0,02 punti percentuali rispetto al mese precedente. Ad agosto, il 21,2% del malware veicolato tramite email conteneva link a siti pericolosi, con un aumento di 4,1 punti percentuali rispetto a luglio.

Minacce agli endpoint: MessageLabs Intelligence è ora in grado di analizzare anche le minacce rivolte a device fisici quali laptop, PC e server ed esaminare i trend che li riguardano, grazie al lancio del nuovo  servizio Hosted Endpoint Protection.
Il malware può farsi largo in un'organizzazione in molti modi, che includono attacchi generati da siti web compromessi, cavalli di Troia e worm che si diffondono generando copie di sà© sulle periferiche hardware removibili. Anche nell'mese, il malware intercettato più frequentemente è stato il virus Sality.AE, che si diffondeinfettando file eseguibili e provoca lo scaricamento da Internet di file potenzialmente infetti.

Phishing: ad agosto, l'attività  di phishing è stata pari a 1 email ogni 363,1 email (0,275%), con un incremento di 0,10 punti percentuali rispetto al mese precedente.

Web security: l'analisi della sicurezza web indica che il 34,3% del malware intercettato in rete è stato creato nel mese di agosto, con un incremento di 3,8 punti percentuali rispetto al mese precedente. Inoltre, ad agosto, il 12,9% di tutto il malware bloccato era nuovo, per un decremento di 0,2 punti percentuali rispetto a luglio.
MessageLabs Intelligence ha anche identificato una media di 3.360 nuovi siti web al giorno ospitanti malware e altri programmi pericolosi come spyware e adware, per una diminuzione del 24,1% rispetto al mese precedente. 

Tendenze per zona geografica:

- Con un livello pari al 96,3% (+3,3 punti percentuali rispetto al mese di luglio), l'Ungheria conquista il primato di Paese più colpito da attacchi di spam. 
- Gli Stati Uniti e il Canada hanno registrato livelli di spam rispettivamente pari al 92,5% e all'91,7%,  mentre in Gran Bretagna gli attacchi si sono attestati sull'91,9%. 
- In Olanda, Australia, Germania e Danimarca i livelli di spam hanno raggiunto rispettivamente il 93,5%, 91,7%, 93% e 94,9%. 
- A Hong Kong e Singapore i livelli di spam hanno raggiunto rispettivamente il 93,2% e 90,3%, mentre in Giappone e in Cina si sono attestati rispettivamente sull'90,3% e 94,1%. 
- L'attività  di virus in Spagna ha visto 1 email infetta ogni 64,1, portandola al primo posto come il Paese più colpito nel mese di agosto. 
- Negli Stati Uniti e in Canada si registrano attacchi di virus pari rispettivamente a 1 email ogni 417,9 e 290,8. In Germania, Danimarca, Olanda e Australia, invece, questi si attestano rispettivamente su 1 email ogni 281,3, 354,9, 461,6 e 346,3, mentre a Hong Kong, in Giappone e a Singapore si sono registrati attacchi pari a 1 email su 264,9, 493,8 e 634.6. 
- L'Oman è diventato il Paese più attivo per quanto riguarda gli attacchi di phishing nel mese di agosto, con 1 email infetta ogni 185,3.

Trend per settore:

- Ad agosto, il settore più colpito dallo spam è stato quello automobilistico, con una percentuale del 94,8%. 

- I livelli del fenomeno hanno raggiunto, invece, il 92,9% nel settore della scuola, il 92,6% nel settore chimico e farmaceutico, il 92,7% in quello dei servizi IT, il 92,8% nel retail, 91,7% nella pubblica amministrazione e il 91,2% in quello finanziario. 

- Ad agosto, la pubblica amministrazione diventa il settore più colpito da attacchi di malware, con 1 email infetta ogni 74,6. 

- I livelli di virus sono stati pari a 1 email su 243,2 nel settore chimico e farmaceutico, 1 su 284,9 in quello dei servizi IT, 1 su 477,1 nel retail, 1 su 155,7 nel settore della scuola e 1 su 215,4 nel finanziario.




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