YouGov ha recentemente pubblicato i
risultati di una ricerca condotta sulla tematica dell'
editoria digitale. I risultati di questa ricerca sono in netto contrasto con i recenti dibattiti sul futuro dell'editoria, ma bisogna capire se si tratta solo di una questione di percezione o di una reale resistenza al pagamento per i contenuti digitali.
Il concetto più importante emerso da questo studio è che, secondo molti intervistati,
i contenuti online dovrebbero essere gratuiti, come sono sempre stati fino a questo momento.
Sebbene l'introduzione di pagine a pagamento da parte di
The Times e
Sunday Times abbia generato un forte calo di traffico, esistono poi dispositivi come l'
iPad che fanno brillare una nuova luce sulla questione del pagamento per i contenuti digitali.
Se i consumatori
vengono informati sin dall'inizio che dovranno pagare per un servizio di alta qualità , si può affermare con certezza che procederanno con il pagamento.
Molte applicazioni per iPad disponibili sull'
App Store di Apple sono state sviluppate appositamente per il settore editoriale. Ci si aspetta che anche gli altri
tablet che arriveranno sul mercato genereranno lo stesso interesse negli sviluppatori.
L'iPad è sicuramente un catalizzatore che permette al settore editoriale di mostrare tutto il
potenziale dei contenuti digitali e ciò influenzerà le decisioni di acquisto dei consumatori anche in tema di contenuti.
L'iPad entra dunque nel mercato per cambiare le regole del gioco, riconoscimento ampiamente meritato dato che i consumatori, preoccupati di dover
pagare i contenuti digitali precedentemente gratuiti, se vogliono usufruire delle pagine in questione devono pagare anticipatamente.
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