I neuropsichiatri e psicologi dell'
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma rilevano come si va sempre più abbassando l'età di chi si affaccia al mondo dei
social network per la prima volta: ciò ovviamente espone i minori a una serie di pericoli facilmente immaginabili, come spesso riportano i casi di cronaca.
Quindi la tentazione di controllare i figli sui social network è forte per molti genitori, però è un atteggiamento sbagliato perchà© "entrare nel profilo di un figlio
è come sbirciare nel suo diario segreto" sostengo i medici dell'ospedale romano. Infatti spesso sui social network i ragazzi esprimono una serie di emozioni e pensieri che devono restare preclusi alla sfera dei genitori.
Secondo gli psicologi "l'approccio migliore è la creazione di una relazione solida tra genitore e figlio, che permetta all'adolescente di affrontare ogni argomento, eventuali ansie, paure e preoccupazioni derivanti da contatti e richieste giunte tramite internet e i social network".
àˆ necessario quindi
instaurare una rapporto di fiducia tra genitore e figlio "che faccia sentire l'adolescente accolto e non giudicato, in modo da consentire anche richieste di aiuto nella consapevolezza di potersi sentire protetto e difeso dai propri genitori, anche se si tratta di dover riferire cose non piacevoli e da cui si viene normalmente messi in guardia".
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