Da
Cupertino, in queste ore, è giunta una nota stampa che riporta i primi traguardi di
Ping.
Apple ha annunciato che, in meno di 48 ore dal lancio di mercoledì, più di
un milione di utenti si sono uniti al suo nuovo s
ocial network di natura musicale, social network che consente di seguire gli artisti preferiti e gli amici per scoprire la musica di cui parlano, ascoltarla e scaricarla.
Ping consente agli utenti di seguire i propri artisti preferiti, come
Lady Gaga,
Coldplay,
U2,
Jack Johnson,
Yo-Yo Ma e tanti altri, per scoprire cosa fanno, guardare le foto e i video che hanno pubblicato, consultare le date del loro tour e leggere commenti su altri artisti e brani che ascoltano.
Inoltre Ping consente di pubblicare pensieri e
opinioni, gli
album e i
brani preferiti, la musica scaricata da iTunes, e i concerti a cui si intende di partecipare.
Lanciare un social network di questi tempi non è cosa facile e lo sanno bene tutti i colossi del web che ci hanno provato in passato: pensiamo a
Google con
Buzz e
Wave, ad esempio. Il rischio di flop è sempre dietro l'angolo, anche e sopratutto per l'ingombrante presenza di
Facebook e Twitter.
Per questo motivo, forse, durante l'evento Apple è stato dato relativamente poco spazio a Ping, facendolo passare in secondo piano rispetto ad altri prodotti già noti, come gli
iPod.
Apple non poteva che appoggiarsi ad iTunes, con i suoi
160 milioni di iscritti, per lanciare il suo social network. E i risultati non hanno tardato ad arrivare, anche se è evidente il
ritardo degli "artisti" nel salire sulla nuova piattaforma: al momento si possono "seguire" circa
40 band e cantanti, mentre mancano ancora i più grandi nomi della musica.
In sostanza i music fan e utenti Apple hanno risposto con entusiasmo alla nuova creatura di
Steve Jobs e soci. Il fulcro di Ping, però, è sempre la musica: dove sono gli
artisti?
Con tutta probabilità si dovrà solo attendere che il music business fiuti le potenzialità di Ping, dopodichà© assisteremo a una vera e propria migrazione, o colonizzazione, della nuova rete sociale.
Un po' come successe dopo il lancio di
iPad: il tablet era in circolazione già da settimane ma le App specifiche tardavano ad arrivare. Con l'affermarsi del device, però, gli sviluppatori si sono affrettati a creare delle App su misura per il tablet, tanto che su App Store si è assistito ad una crescita esponenziale di questo tipo di software, crescita molto più veloce rispetto a quella che ci fu per i primi
iPhone.
D'altro canto 160 milioni di possibili utenti sono davvero molti. E milioni di utenti di solito significano anche milioni di dollari.
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