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UK, intercettazioni per fare notizia: è scandalo

Si sono riaperte le indagini circa le intercettazioni illecite compiute dalla redazione di News Of the World nei confronti di VIP britannici: nel mirino Andy Coulson, all'epoca vice-direttore del giornale e ora responsabile della comunicazione per il premier Cameron. E' scandalo in UK.

Autore: Andrea Sala

Pubblicato il: 07/09/2010

In Inghilterra c'è aria di scandalo, scandalo che toccherebbe da vicino anche il premier David Cameron.
Vicino sì, ma non direttamente. Il principale indagato "notevole" di questa vicenda è il responsabile della comunicazione del Primo Ministro, Andy Coulson
Ma andiamo con ordine. Nel 2009 il quotidiano The Guardian aveva per primo segnalato come i reporter del tabloid scandalistico inglese News Of the World ottenessero i loro scoop: con la collaborazione di alcuni investigatori privati, i giornalisti avrebbero violato decine di account voicemail di molti VIP britannici.
A finire nell'occhio del ciclone, all'epoca, era stato Clive Goodman, editor del magazine e colpevole di pratiche giornalistiche eticamente discutibili.
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A riportare alla ribalta la faccenda è stato il New York Times che, in un suo recente articolo, formula delle accuse ben precise nei confronti dell'allora vice-direttore del giornale, Andy Coulson, appunto: quest'ultimo sapeva tutto e avrebbe persino incoraggiato i suoi reporter a compiere gli illeciti di cui sopra.
Ad inchiodare Coulson è Sean Hoare, ex giornalista di News Of the World ai tempi delle succitate violazioni.
Le vittime di queste attività  sono stati molti personaggi di spicco, come i reali inglesi Harry e William, David Beckham e signora, il calciatore Wayne Rooney e altri.
In sostanza, gli investigatori riuscivano a penetrare negli account dei VIP mettendo le mani sulle telefonate più scottanti, telefonate che poi venivano riprese e trasformate in redditizi scoop dai cronisti di News Of the World: più che hacking, gli investigatori privati hanno sfruttato l'imprudenza dei "famosi". I VIP, infatti, non variavano i codici di accesso ai loro account mobile, lasciando le classiche sequenze 1111 o 4444.
Ecco che, numero di telefono alla mano, era davvero un gioco da ragazzi entrare negli account di voicemail. Ma era un gioco troppo sporco e ora Coulson - anche se si dichiara innocente ed è pronto a collaborare con gli inquirenti - rischia davvero grosso.

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