Prosegue il
giallo attorno alla scomparsa della 15enne
Sarah Scazzi e proseguono anche le indagini sulle
tracce "digitali" lasciate dalla ragazza di Avetrana.
Restano sempre sotto la lente degli inquirenti i
quattro profili di Facebook connessi in qualche modo a Sarah, anche se non gestiti da lei direttamente.
Così come rimane avvolto nel mistero il motivo per cui la ragazza possedesse ben
tre SIM per cellulari, SIM che sono tutte non raggiungibili.
Mentre la polizia tenta di delineare le possibili piste che possano far luce sulla vicenda, l'associazione "
Penelope" a sostegno dei parenti delle persone scomparse ha chiesto al Ministro
La Russa l'accesso ai
dati dei satelliti militari, nella speranza di far luce sul momento esatto della scomparsa di Sarah: a Brindisi, infatti, c'è una base Nato che forse ha registrato quello che è accaduto.
Tutta l'Italia si chiede se Sarah sia stata rapita, come sostengono i genitori, o se abbia deciso di
scappare di casa.
Quest'ultima ipotesi non è mai stata scartata dagli investigatori ed è tornata alla ribalta negli ultimi tempi.
Antonella, cugina di Sarah, aveva aperto con quest'ultima una pagina su Facebook intitolandola "
Regen", ossia pioggia in tedesco. A destare i sospetti degli inquirenti, però, è l'esistenza di una
città della Baviera che si chiama appunto "Regen".
Se a questa scoperta si somma la passione di Sarah per la lingua tedesca, ecco che emerge un'altra pista che porta direttamente nelle terre oltre le Alpi.
Quest'ultima ipotesi sarebbe coerente con le
dichiarazioni del
pasticcere 30enne con cui Sarah aveva chattato su Facebook pochi giorni prima di sparire: la ragazza aveva deciso di abbandonare Avetrana.
In queste ultime ore, poi, è nato un altro profilo Facebook denominato "Regen" e gestito da un'altra cugina di Sarah.
Col passare del tempo emergono sempre più elementi che, invece di gettar luce sulla vicenda, la rendono ancora più confusa. Dov'è Sarah?
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