Il settore della
pubblicità in Italia
cresce. Il mese di luglio, infatti, ha registrato un discreto
+8,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso: a riportare l'indice verso l'alto sono stati gli ultimi
Mondiali di calcio sudafricani.
Lo rivela un report della società di ricerca
Nielsen, report che fotografa una situazione in cui la pubblicità online e quella per radio giocano la parte del leone, nel nostro Paese.
Da inizio 2010 il comparto advertising preso nella sua globalità ha registrato un
+4,9%, mentre il fatturato complessivo fino a luglio è stato di
oltre 5 miliardi di Euro.
Come detto, l'online è il media più brillante con un ottimo
17,8% anno su anno: in particolar segnaliamo il
+4,9% rispetto al 2009 della
pubblicità diffusa via mail diretta. A seguire troviamo la
radio con una crescita del
13,3%.
Oltre la metà del fatturato annuo fino a luglio è stato raccolto dalla
Tv che cresce del
7,7% e incassa più di
2,8 miliardi di Euro.
Nel report viene evidenziata ancora la
sofferenza del comparto stampa: i periodici e la free press sono entrambi in calo sensibile, rispettivamente del
9,3% e del 1
0,9% dal 2009. Solo i quotidiani registrano una performance in positivo, con un
+3,8% sui primi sette mesi del 2010.
A livello di clientela, Nielsen ha rilevato
15.769 inserzionisti totali,
100 in più rispetto al
2009, pari a un
+0,7% anno su anno.
Se dividiamo gli inserzionisti per
settore, si scopre che il più attivo è quello
alimentare con circa
656 milioni di Euro investiti: la crescita in tal senso è dell'
8,3% anno su anno. Seguono il settore
automotive - con 520 milioni e un +
3,3% - e quello delle
telecomunicazioni, con
455 milioni e un
+2,7%.
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