Nella giornata di ieri il
Parlamento Europeo, riunito in sessione plenaria per la votazione, ha approvato il cosiddetto
Rapporto Gallo, rapporto che prende il nome dall'europarlamentare francese
Marielle Gallo che ha promosso il disegno di legge.
Con questa votazione di fatto il Parlamento Europeo si schiera
dalla parte delle major musicali e cinematografiche.
A questo punto quindi il precedente sistema legislativo a tutela del
Diritto d'Autore rischia seriamente di essere rivoluzionato, con un inasprimento delle pene per chiunque si renda colpevole di pirateria online. Di fatto la "
dottrina Sarkozy" potrebbe essere estesa anche a tutto il territorio dell'
Unione Europea.
Commentando la notizia dell'approvazione,
Jà©rà©mie Zimmermann, portavoce del gruppo per i diritti civili
La Quadrature du Net, auspica un futuro non molto piacevole per la libertà del web, in quanto si potrebbe profilare una sorta di militarizzazione di internet.
Il Rapporto Gallo, infatti, prevede pesanti sanzioni penali e addirittura il
carcere per chi sia ritenuto colpevole di lucro derivato da pirateria, ma anche per chi scarica semplicemente materiale protetto da
copyright.
Gli eurodeputati di centrosinistra denunciano che alla base del nuovo disegno di legge ci sia un grosso vizio formale:
non esiste nessuna distinzione fra business illegale e uso privato.
A queste critiche la signora Gallo risponde: "la pirateria online causa seri danni economici agli artisti, alle industrie creative e ai loro dipendenti. Non prevediamo una legge in Europa come la
Hadopi, nà© di mettere gli adolescenti in carcere".
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.