Una recente sentenza della
Corte di Cassazione ha stabilito che il direttore di una testata giornalistica online
non può rispondere dell'accusa di "omesso controllo" in caso di pubblicazione di contenuti ritenuti diffamatori sul sito di cui è responsabile.
Nel caso dunque di pubblicazioni online non può essere applicato l'
Art.57 del Codice Penale, che punisce appunto la negligenza dei direttori nel controllo dei contenuti, perchà© è proprio solo della carta stampata.
Il
Giudice della Cassazione ha spiegato che l'Art.57 si riferisce solo "all'informazione diffusa tramite la carta stampata".
Lo stesso tipo di problema si era posto anni fa anche per l'informazione televisiva. In quel caso ci fu un successivo intervento del legislatore: a questo punto è palese che
l'informazione giornalistica via web è ancora una materia tutta da studiare.
Nello specifico, questa sentenza è stata emessa dal giudice in seguito al riesame che la Corte di Cassazione ha fatto del caso del direttore della testata online "
Merate Online", condannato in primo grado dalla Corte d'appello di Milano.
Il direttore della testata online era stato denunciato per diffamazione dell'ex Ministro
Roberto Castelli, in seguito alla pubblicazione di una lettera di un collaboratore dello stesso politico. La sentenza è in primo grado è stata annullata perchà© il "fatto non costituisce reato".
Il giudice ha aggiunto inoltre che non sono responsabili "dei reati commessi in rete gli
access provider, i
service provider e gli
hosting provider a meno che non fossero al corrente del contenuto criminoso del messaggio diramato (ma in tal caso rispondono di concorso) così qualsiasi tipo di coinvolgimento va escluso per i coordinatori dei blog e dei forum".
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