Intervenuto ad un convegno a Capri,
Antonio Catricalà , presidente dell'
Antitrust, ha dichiarato che per realizzare le nuove
reti tlc è necessario dare vita ad una nuova società che gestisca al meglio il problema.
Secondo il presidente la nuova società dovrebbe essere
composta da tre parti, ognuna con egual peso decisionale. La composizione dovrebbe essere così strutturata: un soggetto pubblico, l'incumbent e un terzo composto dai concorrenti di
Telecom Italia.
Catricalà ha inoltre aggiunto di aver cambiato idea riguardo alle sue posizioni precedenti. Il presidente infatti ha affermato: "quando ho sentito parlare di una società unica delle reti ero molto preoccupato: l'idea di
Franco Bernabè,
Stefano Parisi,
Paolo Bertoluzzo e
Luigi Gubitosi (rappresentanti rispettivamente di Telecom Italia,
Fastweb,
Vodafone e
Wind) seduti intorno a un tavolo mi ha fatto pensare: ci metto una microspia perchà© finisce che si mettono d'accordo sulle tariffe e sparisce la concorrenza in un settore in cui ha funzionato".
Al momento, continua Catricalà , esistono solo candidature singole per la realizzazione della banda larga e la proposta di Telecom appare ancora troppo timida, servirebbe appunto "la costituzione di una società
ad hoc, con regole di governance asseverate dall'Antitrust".
Catricalà conclude il suo intervento affermando che "non esistono altri modi" per arrivare a questo tipo di risultato. Solo la costituzione di questa società garantirebbe il raggiungimento dell'obbiettivo europeo: entro il 2020 almeno il
50% delle famiglie europee deve poter disporre di un collegamento a internet superiore ai
100 mbps.
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