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Svezia, ragazzo di 21 anni si suicida davanti alla webcam

Marcus Jannes, svedese di 21 anni, si è impiccato trasmettendo in diretta la scena con la sua webcam. Il ragazzo, affetto da autismo, aveva lasciato avvertimenti su Facebook e sul forum Flashback.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 13/10/2010

Marcus Jannes aveva comunicato più volte il suo desiderio di farla finita lasciando messaggi di avvertimento su Facebook e sul forum Flashback.
Qualcuno aveva cercato di dissuaderlo, altri non gli avevano creduto e lo prendevano in giro dicendo che non avrebbe avuto il coraggio di farlo o istruendolo sul modo migliore per impiccarsi.
Alla fine Marcus si è tolto la vita nel primo pomeriggio di lunedì, davanti a una webcam che trasmetteva ogni due secondi un fotogramma della sua morte. Il ragazzo si era premurato di fornire ai suoi inconsapevoli spettatori l'indirizzo di un sito FTP, con tanto di password, dove avrebbero potuto trovare le immagini del suo suicidio in diretta.
La tragedia si è mostrata in tutta la sua cruda violenza al comparire delle prime foto sul sito: il ragazzo, vestito con una tuta, gira per la stanza, poi si avvolge una corda al collo, si lascia andare e, dopo atroci istanti di agonia, rimane appoggiato alla parete della sua stanza, la testa piegata in maniera innaturale, il volto paonazzo. Incredule le reazioni in rete.
I primi post sul forum e su Facebook sono di repulsione e preoccupazione: "Dalle prime immagini sembra che… sia serio", "Merda, l'ha fatto davvero!","Ok, questo è troppo","Non va bene per niente, questa roba è malata".
Dopo una decina di minuti un utente torna alla realtà  e scrive: "Qualcuno ha chiamato la polizia?". Dall'altra parte dello schermo un amico ha intanto riconosciuto Marcus e ha avvisato la sorella.
All'arrivo dei soccorsi la porta è chiusa a chiave e bisogna sfondarla, ma una volta dentro era ormai troppo tardi. Il ragazzo era senza vita, inutili i tentativi di rianimazione.
Marcus aveva espresso più volte i suoi dubbi e le sue paure nel compiere un atto così estremo, ma il suo ultimo messaggio su Facebook è stato lapidario e assieme grottesco: "Ok, facciamolo". Indossava una maglietta Nike con la medesima scritta, Just do it.
Il giovane era affetto dalla sindrome di Asperger, una particolare forma di autismo che lo faceva sentire solo e vulnerabile. Consapevole di avere una bella vita, con persone che lo amavano, Marcus era però spaventato dall'idea delle continue sofferenze dovute alla malattia e alla sua incapacità  di sostenere una vita serena. In un momento di poca lucidità  ha quindi visto la morte come soluzione finale.
Il mondo della rete è ora in subbuglio circa un ipotetico coinvolgimento di Facebook e Flashback in questa vicenda, ma alcuni hanno già  cominciato a delineare l'uso della rete come un naturale sfogo per il desiderio di attenzione del giovane suicida.
Internet avvicina le persone e mette tutti in contatto, ma questa vicinanza può anche mostrare il suo lato più triste.

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