Un
giovane modenese di 27 anni aveva pubblicato un annuncio su internet per vendere la sua
Bmw 320 ed era riuscito a trovare un acquirente.
I compratori dell'auto sono risultati essere in realtà dei
truffatori: la vettura era stata pagata con un assegno che si appoggiava su un
conto corrente estinto.
I carabinieri di Reggio Emilia sono risaliti a
due giostrai parmigiani rispettivamente di
46 e 34 anni che sono stati denunciati per truffa in concorso.
Il 27enne modenese era riuscito, tramite un noto sito di compravendita di autoveicoli, a trovare un acquirente per la sua Bmw 320. Dopo essersi accordati circa il prezzo (
19mila Euro), i due avevano deciso di darsi appuntamento per il 4 ottobre a Reggio Emilia per concludere l'affare.
Quel giorno, insieme all'acquirente si era presentato un altro uomo al quale è stata intestata la macchina con atto di vendita al momento della consegna dell'auto.
Dopo che i due giostrai si erano allontanati alla guida della Bmw, il giovane aveva scoperto, in seguito ad alcune verifiche, che
l'assegno da 19mila Euro non poteva essere riscosso poichà© tratto da un conto corrente estinto. Immediata la denuncia della truffa ai carabinieri da parte del 27enne.
I militari, grazie alla descrizione fisica e del modo di agire dei due, sono riusciti ad incastrare i giostrai, riconosciuti poi in foto dalla vittima.
Uno dei due era
già stato denunciato alle autorità lo scorso marzo per l'acquisto di una
Porsche avvenuto in modo analogo.
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