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Wall Street Journal, le app di Facebook violano la privacy

Un articolo del Wall Street Journal solleva un nuovo polverone sul trattamento della privacy su Facebook. Il quotidiano rivela che alcune applicazioni avrebbero inviato informazioni degli utenti a aziende inserzioniste.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 18/10/2010

Un recente articolo del quotidiano statunitense Wall Street Journal porta una nuova accusa a Facebook riguardo al trattamento dei dati personali degli utenti.
Il quotidiano riporta che un gran numero delle famose applicazioni del social network avrebbero trasmesso informazioni di identificazione degli utenti a compagnie di marketing e pubblicità .
In particolare il quotidiano fa riferimento alla trasmissione del Facebook ID, il codice di identificazione che ogni utente del social network possiede.
Già  in passato Facebook era finito nell'occhio del ciclone per questioni simili: in primavera venne accusato di passare gli ID quando un utente faceva un click sopra un banner pubblicitario. In maggio, Zuckerberg annunciava che questa procedura era stata cambiata.  
Nelle scorse ore però, come detto, una nuova accusa lanciata dalle pagine del Wall Street Journal riporta a galla il problema. La replica ufficiale del social network non si è fatta attendere: la condivisione di ID utente non è assolutamente un pericolo per la privacy, le informazioni private rimangono tali.
Il quotidiano statunitense accusa in particolar modo alcune famose applicazioni, come Farmville e Texas Hold ‘Em Poker, affermando che le stesse abbiano passato gli ID degli utenti e dei relativi amici ad alcune aziende inserzioniste. Violando, di fatto, la privaci degli iscritti a Facebook.

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