Akamai ha reso noto il
Rapporto sullo Stato di Internet per il secondo trimestre 2010. Basato sulle informazioni raccolte dalla
rete globale di Akamai per la distribuzione di contenuti digitali e applicazioni in Internet, dotata di oltre
73.000 server che gestiscono il 20% del traffico online globale, il rapporto trimestrale approfondisce aspetti importanti di Internet, come
l'origine degli attacchi informatici, l'adozione della banda larga, la connettività mobile.
Ottime prestazioni in Europa per la velocità media di connessione, con ben
7 paesi che figurano nella top ten mondiale: Belgio, Danimarca, Lettonia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Romania e Svezia. In testa la Romania con una velocità media di connessione di
6,8 Mbps, seguita dai Paesi Bassi con 6,5 Mbps e dal Belgio con 5,3 Mbps.
La velocità media di connessione registrata
in Italia è di 3 Mbps, mentre la velocità di connessione massima è di 11,5 Mbps. Solo il 6% delle connessioni italiane supera i 5 Mbps, il 76% si colloca tra i 2 e i 5 Mbps e il 3,1% registra velocità inferiori ai 256 Kbps.
Gli
Stati Uniti sono invece la
principale fonte di traffico legato ad attacchi informatici, l'11% del totale, seguiti da Cina e Russia. Tuttavia, aggregando i dati di tutti i paesi europei,
l'Europa continua a originare la più alta percentuale di traffico legato ad attacchi informatici anche nel secondo trimestre 2010 (39%).
Il 3,5% del traffico legato agli attacchi informatici proviene dall'Italia, che si conferma al
sesto posto a livello globale. L'Italia è inoltre la prima fonte al mondo di traffico legato ad attacchi da reti mobili, generando il 25% di tutti gli attacchi da mobile osservati.
Come nello scorso trimestre, Akamai ha registrato una gamma estremamente ampia di
velocità medie di connessione mobile. Dei 109 operatori mobili elencati,
19 hanno registrato una velocità media di connessione a banda larga di 2 Mbps o superiore, (14 operatori nel primo trimestre), mentre
29 hanno registrato velocità medie di connessione di 1 Mbps o superiori (21 nel primo trimestre).
In Italia esiste un divario di 1,57 Mbps tra il provider che offre lavelocità di connessione media maggiore (2, 67 Mbps) e quello che offre la velocità di connessione media minore (1,10 Mbps).
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