Dopo la riunione del
Consiglio dei ministri del 22 ottobre scorso si attendeva una decisione sulla
liberalizzazione del Wi-Fi in Italia, fino ad ora
bloccato dal decreto Pisanu che comprende delle normative antiterrorismo varate nel 2005 e mai più messe in discussione.
In particolare l'articolo 7 di questo decreto prevede per i gestori di locali pubblici una serie di
noiosi ostacoli burocratici per attivare un hot-spot.
Il
ministro Maroni intanto pensa a un compromesso con gli utenti, a metà strada tra la fruizione moderna del Wi-Fi, adottata già da altri paesi europei e non, e la sicurezza nazionale.
La proposta sarebbe quella di
imporre comunque una registrazione tramite sms per essere identificati e rintracciati facilmente. In ogni caso il governo
ne discuterà nel 2011, non avendo messo in programma questa discussione per la prossima riunione di dicembre.
Gli utenti intanto possono consolarsi e contare sul sostegno di vari blogger, personaggi famosi e politici, tra i quali il
Ministro Brunetta, che da sempre è favorevole all'informatizzazione del Paese.
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