Quindici giornalisti di Libero.it sono a rischio licenziamento.
Dopo l'operazione
Vimpelcom-Wind, dove l'importante compagnia telefonica russa è entrata in possesso della maggioranza delle quote di Wind dopo la fusione con l'egiziana
Sawiris, arriva una brutta notizia che cade come un fulmine a ciel sereno.
Si tratta dell'annuncio, dato alla
Federazione della Stampa presso l'Unione Industriali di Roma, di voler chiudere la redazione giornalistica del portale
Libero. Il sito di notizie sarà chiuso nonostante il buon andamento dei conti, della pubblicità e della performance.
Quello che preoccupa è il futuro dei giornalisti di uno dei primi quotidiani online apparsi in Italia, legato a un motore di ricerca e a un provider.
La paura, che è anche quella del sindacato, è che per tutti i lavoratori di
Wind si prospetti un periodo grigio fatto di mobilità , contratti di solidarietà o nella peggiore delle ipotesi, di
licenziamenti coatti.
Il motivo della scelta pare riconducibile al
nuovo azionista, che deve rientrare dell'enorme investimento fatto su Wind: la redazione del famoso portale di notizie, infatti, dovrebbe essere sostituita da fornitori esterni.
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