Il
Times è stato il primo giornale, lo scorso luglio, a rendere disponibili i suoi
contenuti online esclusivamente dietro il pagamento di un abbonamento, il cosiddetto "
Paywall".
Durante un'intervista rilasciata a
BBC Radio di Londra,
James Harding, direttore della testata giornalistica inglese, incalzato dalle domande a proposito del presunto
calo del 90% dei lettori della testata online, ha negato la notizia affermando che che la percentuale di calo è
minore.
A sostegno della sua tesi, il direttore, ha elencato questi dati.
I nuovi siti
Times e Sunday Times e le nuovissime
app per iPad hanno attirato più di 105.000 clienti paganti fino ad ora.
Senza contare i 100.000 lettori della carta stampata che hanno attivato il proprio
account online gratuitamente. Per il
Financial Time sono circa 189.000 gli abbonati registrati durante il corso del terzo trimestre: un aumento del
50% dall'inizio del 2010, in parte dovuto anche al lancio dell' app specifica per
iPad.
Secondo le ultime indiscrezioni anche il
New York Times avrebbe in programma di introdurre un "Paywall" simile, in modo da far pagare dal
prossimo anno i suoi contenuti online.
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