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Facebook, tolleranza zero per il traffico di dati personali

Facebook ha deciso di punire duramente gli sviluppatori di applicazioni che sfruttano i codici identificativi dei profili per scopi pubblicitari. Il sito blu si sta anche muovendo per rimuovere i dati fatti circolare finora.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 03/11/2010

Una inchiesta del The Wall Street Journal di metà  ottobre aveva rivelato che alcune applicazioni trasmettevano i dati personali degli utenti di Facebook verso siti pubblicitari o di controllo del traffico online.
Sempre secondo il giornale statunitense, questa minaccia alla privacy personale comprendeva titoli come FarmVille e Mafia Wars, applicazioni di grande successo che avrebbero raccolto i dati di decine di milioni di utenti.
Facebook si è reso conto della gravità  della situazione e ha deciso di stringere le maglie della sicurezza sui dati sensibili del proprio servizio.

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Sul blog ufficiale degli sviluppatori è infatti uscita una comunicazione che annuncia una politica di tolleranza zero nei confronti di quelle applicazioni che non mantengono segreti i dati degli utenti.
Le conseguenze per chi dovesse infrangere la riservatezza dei profili comprendono l'allontanamento dal social network per 6 mesi, a meno che gli sviluppatori in questione non mettano fine alla trasmissione di dati personali verso siti di advertising o di tracciamento internet.
Per quanto riguarda le società  che sfruttano questi dati, il social network di Zuckenberg ha già  stretto un accordo con Rapleaf, la società  di advertising emersa dall'inchiesta del The Wall Street Journal, per la cancellazione dagli archivi di tutti i codici di identificazione degli utenti di Facebook.
Un ultimo passo per garantire una maggior sicurezza dei dati sarà  l'impegno del sito blu a incentivare gli sviluppatori a utilizzare identificativi anonimi nelle proprie applicazioni, evitando così la circolazione indesiderata di informazioni.
Facebook ha però specificato che i numeri dell'inchiesta del The Wall Street Journal sarebbero esagerati e che le applicazioni coinvolte sarebbero di basso profilo e non i grandi titoli come FarmVille e Mafia Wars.
Anche il numero di utenti coinvolti viene ridimensionato, ma rimane all'allarmante quota di 50 milioni.

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