Oggi, presso il
Ministero dello Sviluppo Economico,
Telecom Italia e altre importanti aziende che operano nel settore delle telecomunicazioni, firmeranno il
"memorandum of understanding" in merito alla
gestione delle infrastrutture riguardanti la rete a banda ultralarga in Italia.
L'accordo prevede la presa di posizione su alcune decisioni fondamentali come, l'
istituizone di un veicolo societario (newco), a partecipazione pubblico-privata, per la
realizzazione delle infrastrutture passive.
In sostanza si discuterà della
gestione degli scavi, dei
cavidotti e della
posa della fibra ottica spenta.
Le mansioni andranno, poi, condivise tra gli operatori. Per questo verrà istituito un nuovo tavolo tecnico, i cui partecipanti avranno il compito di
fissare, entro tre mesi, le regole della nuova newco.
Da quanto si apprende da una fonte de
Il Sole 24 Ore, che anticipa i punti chiave del "memorandum", questo nuovo governo societario andrebbe ad
operare solo nelle aree dove non sono già presenti altri gestori in grado di proporre un'offerta in fibra ottica, cioè
Fastweb.
Secondo questo principio il progetto
"Fibra ottica per l'Italia", presentato dalla stessa Fastweb in collaborazione con
Vodafone e
Wind, verrebbe
accantonato definitivamente. Un progetto che, comunque, agli addetti ai lavori era sembrato fin dall'inizio un
mezzo per forzare la situazione ed arrivare il più in fretta possibile ad un accordo con Telecom.
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