Secondo una ricerca, commissionata da
Cisco,
la metà ei dipendenti italiani non è autorizzata a usare i social network durante l'orario d'ufficio.
L'indagine è stata condotta in
tredici paesi tra Europa, Asia, America e Oceania, e mostra un atteggiamento più duro dei datori di lavoro italiani rispetto alla media.
L'accesso a
Facebook è vietato al 52% dei dipendenti, mentre
Twitter al 36%. Inoltre, il
29% non può utilizzare i
client per l'istant messaging e per il
26% la posta elettronica è limitata ai soli affari di lavoro.
Ovviamente
i divieti si estendono anche ai terminali d'intrattenimento come
iPod (
24%) e ai
notebook e smartphone personali, vietati al
23% dei dipendenti italiani.
Questo giro di vite si spiega prendendo in considerazione
il tempo che gli italiani sottraggono abitualmente al lavoro per dedicarsi alle
attività personali, come
telefonare,
fare acquisti online e
giocare con i videogame attraverso i social network.
Più precisamente, il
62% dei dipendenti dedica a queste attività circa
un quarto della giornata lavorativa. Il
14%, invece, si concede quasi
la metà delle ore per svagarsi e il
9% riesce persino a
non lavorare per tre quarti della giornata.
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