Gli operatori che utilizzano l'ultimo miglio della rete
Telecom Italia per fornire i loro servizi si erano
accordati poco tempo fa, in sede
Agcom, con l'azienda telefonica italiana per una serie di sconti sulle
tariffe di unbundling.
Ora, a distanza di qualche ora, tutto sembra essere tornato al
clima teso dell'ultimo periodo.
Le quote di unbundling, secondo gli altri operatori, sarebbero ancora
sbilanciati verso Telecom Italia. In un comunicato viene infatti specificato che il provvedimento "ignora del tutto gli elementi forniti dagli operatori alternativi, favorisce l'
operatore dominante sul mercato, rafforzandone ulteriormente la dominanza. Gli operatori alternativi si riservano, pertanto, di avviare le opportune azioni nelle sedi competenti conosciute le motivazioni del provvedimento adottato".

Secondo gli accordi presi, il
canone mensile dell'ultimo miglio dovrebbe rimanere a
8,70 Euro nel 2010, mentre dovrebbe calare a
9,02 Euro nel 2011 e a
9,28 Euro nel 2012. Gli aumenti rispetto ai livelli attuali
non sono però garantiti, ma dipenderanno dall'efficienza della rete, dalla diminuzione dei problemi tecnici e dal numero di guasti segnalati.
Dopo l'annuncio della decisione di Agcom è giunta immediata la replica di
Franco Bernabè: "Sono molto
sorpreso, credo sia positivo il fatto che l'autorità abbia deciso in modo tempestivo di concludere questo processo mettendo fine a polemiche strumentali, ma le decisioni prese oggi vanno al di là delle osservazioni della
commissione europea».
Gli operatori hanno quindi promesso
battaglia contro il provvedimento di Agcom, tornando sui propri passi dopo l'accordo dei giorni scorsi. L'ultimo miglio delle linee telefoniche italiane si è dimostrato ancora una volta una distanza infuocata.
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