L'authority delle comunicazioni dell'
Arabia Saudita ha bloccato l'accesso a
Facebook, considerato "blasfemo e lussiorioso".
Il
social network è visto dai sauditi come un luogo dove poter parlare di sesso troppo liberamente e dove non viene rispettata la tradizione wahabita del regno.
Già da tempo parecchi religiosi chiamavano Facebook "porta della lussuria" ma negli ultimi giorni, secondo il funzionario della commissione per la comunicazione e l'informazione tecnologica, il sito avrebbe "passato il segno" poichà© un blogger, attraverso il social network, avrebbe condotto una
campagna di blasfemia proclamandosi Dio ed insultando il Profeta Maometto.
L'uomo, un 26enne di Qalkilya, è stato
arrestato.
àˆ ancora da chiarire per quanto tempo il sito non sarà accessibile: c'è chi dice solo pochi giorni e chi invece parla di mesi.
L'Arabia Saudita non è il primo paese di religione islamica a prendere un provvedimento simile: lo stesso è accaduto anche in
Bangladesh o in
Pakistan per motivazioni analoghe.
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