Cyberoam, vendor nelle soluzioni
UnifiedThreat Management Identity-based, annuncia i risultati del report relativo alle minacce della rete del terzo trimestre 2010, realizzato in collaborazione con
Commtouch.
L'indagine ha evidenziato il fenomeno in crescita degli attacchi tramite falsi inviti e remainder di
LinkedIn. Numerosi utenti, infatti, sono stati bombardati da una serie di
e-mail che rimandavano a pagine infette e a
trojan che causavano danni ai
PC e
furti di dati.
Le e-mail ricevute, apparentemente uguali ai messaggi ufficiali di LinkedIn, richiamavano l'attenzione sugli inviti in sospeso incoraggiando gli utenti a visitare la propria posta in LinkedIn.
Cliccando però sulle e-mail questi venivano reindirizzati su una serie di pagine con
malware e
offerte di
prodotti farmaceutici inutili.
"La grande popolarità dei siti di social networking fa sì che gli utenti siano sempre più vittime di aggressivi attacchi malware - afferma AbhilashSonwane, VP-Product Management di Cyberoam - il mio consiglio è di prestare molta attenzione in caso di ricezione di ripetuti inviti LinkedIn nella propria casella di posta e in caso di dubbio semplicemente archiviarli come spam, in particolare se non si conosce il mittente del messaggio. La maggior parte di questi inviti vengono indirizzati anche alle aziende per reperire informazioni personali. àˆ per questo che consigliamo alle aziende di incoraggiare i dipendenti ad eliminare questo tipo di messaggi se ricevuti".
Il terzo trimestre del 2010 è stato anche caratterizzato da un aumento dell'attività di
phishing su URL di popolari siti di
shopping online, senza che i siti stessi ne fossero a conoscenza.
Esempi sono una finta pagina
web identica a quella di
PayPal utilizzata per raccogliere informazioni relative all'utente o
e-mail di conferma degli ordini tali e quali a quelle di
Amazon.com che reindirizzavano gli utenti su siti con
malware.
Anche i corrieri
DHL e
FedEx risultano presi di mira e rientrando nella
top 25 dei siti che inviano false e-mail di conferma ordini con allegati pericolosi.
In tutto il trimestre il livello medio di
spam si è attestato intorno all'
88% del traffico e-mail complessivo, con un picco del
95% registrato a metà settembre.
L'India, al primo posto come produttore di malware lo scorso trimestre, si conferma tale con un incremento dell'
1%.
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