Sophos, società che opera nel settore della
sicurezza informatica, segnala l'ennesimo episodio di quella che purtroppo sta diventando una strategia consolidata dei
cybercriminali: creare un
falso alert e farlo circolare tra gli utenti di
Facebook, i quali, in buona fede, contribuiscono ad accrescere le dimensioni della bufala, condividendo la notizia.
"Non è dato conoscere il fine ultimo dei cybercriminali, fortunatamente in questo caso non ci sono allegati potenzialmente dannosi o link a siti infetti" afferma
Graham Cluley, senior technology consultant di Sophos che aggiunge: "è importante trarre un utile insegnamento da episodi di questo genere, ossia non fidarsi mai ciecamente di messaggi provenienti da mittenti sconosciuti e da fonti non attendibili".
Cluley inoltre suggerisce agli utenti di adottare un atteggiamento più responsabile nell'utilizzo del
social network: "per verificare l'attendibilità di un alert, e quindi disinnescare alla base questo tipo di minacce, sono sufficienti pochi secondi, mentre una volta messa in circolazione, una bufala può sopravvivere per mesi, se non addirittura anni, perchà© l'utente crede di contribuire ad una giusta causa quando condivide questi falsi messaggi di allarme".
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