Secondo il rapporto mensile di
Telefono Arcobaleno, la principale organizzazione internazionale impegnata nel contrasto della
pedofilia sul web e nella lotta contro ogni forma di
riduzione in schiavitù dei bambini, il fenomeno della
pedopornografia online è in aumento.
Si stima che il volume di affari sia in crescita, così come i clienti pedofili e purtroppo anche il numero dei bambini vittime di sfruttamento sessuale: solo nel 2010 i piccoli caduti nelle
trappole del web sono stati più di
4mila. Telefono Arcobaleno evidenzia inoltre che, con ogni probabilità , di questi 4mila bambini, tre quarti hanno
meno di 10 anni e
meno dell'1% delle vittime è stato identificato e, di conseguenza, salvato.
Nel corso del 2010 sono stati rilevati oltre
45mila siti che si occupano di
pedopornografia.
Gli utenti sono per lo più europei e l'
Italia si classifica quinta, preceduta da Stati Uniti, Germania, Russia e Gran Bretagna. I
provider ospitanti
siti pedopornografici segnalati dal 1996 ad oggi sono stati
322482.
Nel 2010 vi è stato un
incremento del
6% e solo nel mese di
novembre sono stati
2580.
Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno afferma che la pedopornografia "non è solo un
reato informatico, ma anche una vera e propria forma di
riduzione in schiavitù".
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