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Eurispes-Telefono Azzurro, in aumento il cyberbullismo

Un'indagine condotta da Eurispes e Telefono Azzurro rivela che nel 2010 vi è stato un aumento del cyberbullismo. Ciò può essere dovuto alla crescente familiarità  dei giovanissimi con internet e le nuove tecnologie.

Autore: Chiara Bernasconi

Pubblicato il: 16/12/2010

Secondo l'indagine conoscitiva sulla Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza in Italia condotta da Eurispes e Telefono Azzurro, nel 2010 si è registrato un aumento degli episodi di bullismo, in particolare via web: circa il 18% degli adolescenti ha scoperto almeno una volta sulla rete la presenza di informazioni false sul proprio conto, il 7,8% ha notato la presenza di video, foto o messaggi offensivi e minacciosi e il 5,5% è stato escluso intenzionalmente da gruppi online.
Per i giovanissimi, la vittima ideale è rappresentata da un soggetto debole che non è in grado di difendersi e di reagire al sopruso subito.
I ragazzi di oggi familiarizzano molto presto con internet e le nuove tecnologie:  Pc e connessione internet sono sempre più presenti nelle case, i cellulari sono oggetti di uso quotidiano, i canali digitali e quelli satellitari hanno già  raggiunto una diffusione capillare, i lettori Mp3 hanno praticamente soppiantato i vecchi CD e la lettura digitale si sta rapidamente diffondendo accanto a quella di libri, riviste e giornali.
Quasi tre bambini su quattro giocano abitualmente con le console per videogiochi, sempre più sofisticate e con un'offerta multiprodotto.
Accanto alla diffusione delle nuove tecnologie crescono l'attenzione e l'interesse per le modalità  di socializzazione che esse supportano: è il caso del social networking e, soprattutto, del fenomeno Facebook. Secondo le stime, l'84% dei ragazzi dai 12 ai 19 anni ha un profilo Facebook, ma i social network attraggono anche i bambini dai 7 agli 11 anni che, navigando in internet, li usano nel 42% dei casi.

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