Secondo un recente rapporto dell'agenzia
Mark Monitor riguardante la
pirateria e la
contraffazione online nel 2010, i
cyberlocker – gli archivi digitali sui quali gli internauti caricano e scaricano musica, film, videogiochi ed altri contenuti – sono in rapida crescita:
RapidShare, ad esempio, ha ottenuto
12 miliardi di visite, mentre
Megavideo e
Megaupload 5 miliardi.
Questo tipo di
filesharing non passa più attraverso i programmi
peer to peer come accadeva con
Napster o
BitTorrent, ma si serve di
database virtuali.
Gli utenti preferiscono i
cyberlocker anche al P2P perchà© sono più rapidi, semplici, molto forniti e non necessitano di essere installati sul computer per poter funzionare.
Le
major discografiche e cinematografiche hanno quindi individuato in questi archivi i nuovi nemici e si sono dette pronte a dichiarare loro guerra.
Dal canto loro, tutti i principali cyberlocker si sono pubblicamente schierati a favore del
diritto d'autore e si impegnano ad eliminare i file qualora dovessero ricevere segnalazioni di
violazione.
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