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Rapida ascesa per i cyberlocker, anche meglio del P2P

Un'indagine del'agenzia Mark Monitor sulla pirateria e la contraffazione online nel 2010 rivela che i cyberlocker come RapidShare, Megavideo e Megaupload sono in rapida ascesa. E sono preferiti anche al P2P.

Autore: Chiara Bernasconi

Pubblicato il: 13/01/2011

Secondo un recente rapporto dell'agenzia Mark Monitor riguardante la pirateria e la contraffazione online nel 2010, i cyberlocker – gli archivi digitali sui quali gli internauti caricano e scaricano musica, film, videogiochi ed altri contenuti – sono in rapida crescita: RapidShare, ad esempio, ha ottenuto 12 miliardi di visite, mentre Megavideo e Megaupload 5 miliardi.
Questo tipo di filesharing non passa più attraverso i programmi peer to peer come accadeva con Napster o BitTorrent, ma si serve di database virtuali.
Gli utenti preferiscono i cyberlocker anche al P2P perchà© sono più rapidi, semplici, molto forniti e non necessitano di essere installati sul computer per poter funzionare.
Le major discografiche e cinematografiche hanno quindi individuato in questi archivi i nuovi nemici  e si sono dette pronte a dichiarare loro guerra.
Dal canto loro, tutti i principali cyberlocker si sono pubblicamente schierati a favore del diritto d'autore e si impegnano ad eliminare i file qualora dovessero ricevere segnalazioni di violazione.

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