àˆ stata presentata a Milano un'indagine condotta dall'
Unicri, l'agenzia delle Nazioni Unite per la prevenzione del crimine, e commissionata da
Cpp, azienda specializzata nella protezione informatica, riguardante le
truffe informatiche.
Secondo la ricerca, le
trappole online si sviluppano di pari passo con la tecnologia e a volte riescono persino a superarla: è il caso del
vishing, evoluzione del più noto
phishing che vedrà a breve un
boom anche in Italia.
Ma come agiscono queste truffe?
Il
phishing utilizza spesso finte
email come una vera e propria esca: i messaggi copiano pari pari le comunicazioni di rilievo che un utente può ricevere e quest'ultimo, in buona fede, risponde fornendo le proprie
informazioni personali, le
password e i
dati della carta di credito.
Il
vishing, invece, è ancora più pericoloso, poichà© unisce il
phishing al
Voip, ossia le telefonate via
internet.
In questo caso, i cyber criminali possono spacciarsi per una banca, riuscendo addirittura a far comparire sul display dell'utente il numero dell'istituto di credito, e in questo modo ottengono i dati personali.
I delinquenti della rete possono anche attaccare i
call center che alcune banche delocalizzano in Paesi quali ad esempio la Romania, perchà© più economici, e, grazie a potenti software, sono in grado di carpire le informazioni degli utenti.
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