Una delle principali studiose americane dell'universo giovanile,
Sherry Turkle, ha preso in esame i casi di decine di giovani che, attraverso gli
strumenti di comunicazione sociale, si sono ritrovati con serie problematiche, fino ad arrivare al suicidio.
Questo porterebbe a dimostrare come più si è
dipendenti dai social network, più si accresce il senso d'isolamento.
Nella sua ultima pubblicazione, la
sociologa del MIT, ha ribadito che le reti sociali
Twitter e
Facebook recano all'individuo più danni che benefici.
La causa? Il
distaccamento da parte degli utenti dalla
vita reale a quella virtuale.
I nuovi mezzi di comunicazione riducono infatti il confronto faccia a faccia per favorire l'isolamento, soprattutto degli adolescenti, dietro ad uno schermo, creando così disagi fisici e psicologici.
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