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Pirateria online, Google elimina i siti Torrent da Instant

Come annunciato alcune settimane fa, Google ha tagliato alcuni nomi come BitTorrent, torrent, utorrent, RapidShare e Megaupload da Google Istant. Big "G" dunque ha accontentato le major discografiche e cinematografiche applicando una sorta di censura ai contenuti pirata.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 28/01/2011

Dopo averlo annunciato alcune settimane fa, Google ha provveduto a limitare la ricerca di siti web contenti materiale "pirata".
In questo caso la politica adottata dal motore di ricerca non è tesa al miglioramento dei servizi offerti agli internauti, ma appare come un vero e proprio favore verso le major discografiche e cinematografiche. Una prima considerazione sul provvedimento adottato da Google è quella che sicuramente i siti "censurati" avranno una diminuzione in termini di traffico, ma molto difficilmente questa strategia si potrà  tradurre in una diminuzione del download pirata.
Entrando nello specifico Google ha rimosso i siti relativi a Torrent da Google Istant, la sua funzione che completa in automatico le query richieste dagli utenti. I siti finiti sotto la scure della censura sono BitTorrent, Torrent, uTorrent, RapidShare e Megaupload.
La decisione di Google ha già  incontrato le critiche dell'utenza. I detrattori del provvedimento imputano al motore di ricerca la totale arbitrarietà  della scelta, considerandola scorretta anche dal punto di vista commerciale, in quanta alcuni dei siti penalizzati vendono software anche in maniera legale.


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