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Safer internet Day, bimbi italiani a rischio esclusione

La cultura digitale è un diritto e in occasione del Safer internet Day Terre des Hommes chiede un piano nazionale di educazione ai media.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 08/02/2011

I bambini italiani scontano un ritardo tecnologico di 2 anni che li porta ad avere meno competenze nell'uso di Internet rispetto ai loro coetanei europei.
Terre des Hommes che si occupa di diritti dell'infanzia da cinquant'anni, nella giornata europea della Sicurezza in rete, chiede un piano nazionale di educazione ai media e sottolinea come la cultura digitale sia ormai da considerare una condizione essenziale per permettere anche ai bambini italiani di esercitare il proprio diritto di essere cittadini europei a pieno titolo.
La competenza mediatica dei piccoli utenti è riconosciuta dalla Comunità  Europea come una priorità  perchà© permette di acquisire, insieme alle capacità  tecniche, anche le essenziali capacità  critiche e una maggiore consapevolezza riguardo alle questioni che il mondo di internet contempla.  
Notevole è però ancora la distanza tra la penetrazione di Internet nelle case italiane (53%) e la media europea (65%).  
Dalle ricerche europee emerge che i bambini italiani entrano in  Internet a 10 anni, in ritardo di due anni rispetto ai loro coetanei europei. Se da un lato ciò significa che i nostri i ragazzi risultano essere più protetti da bullismo, adescamento online, esposizione a materiale pornografico perchà© arrivano in rete più tardi, dall'altro lato finiscono per essere meno preparati a capire cosa succede e, come risulta  dalla  ricerca che Terre des Hommes ha commissionato a People con il contributo di Google, Vodafone Italia e Fondazione Ugo Bordoni gli stessi genitori italiani sono impreparati: ben il 72% degli intervistati dichiara di non avere le competenze per supportare i propri figli verso un uso responsabile di internet.  
La ricerca inoltre tratteggia una Generazione Multitasking, quella dei preadolescenti italiani che non hanno una reale consapevolezza delle strade che percorrono nel web che ma cercano in internet semplicemente una stimolazione plurisensoriale.
Dominati dalla dinamica del "click and play", i ragazzini italiani pretendono un'immediata gratificazione, questo li porta ad una capacità  tecnologica legata esclusivamente al fare e non al riflettere. La regola è che non ci sono regole, manca un ruolo normativo forte dei genitori e una maggiore guida da parte della scuola.   L'accesso consapevole a Internet è oggi fondamentale per stare tra le persone  ed è elemento chiave del diritto alla cittadinanza.
Per questo Terre des Hommes, partner di Google per la sicurezza in rete, chiede il varo immediato di un piano nazionale di educazione ai media che colmi il divario di competenze sempre più ampio tra i nostri bambini e i bambini del resto d'Europa.

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