Telecom Italia potrà attivare i servizi in fibra ottica a
100 Megabit.
L'assenso è arrivato ieri dall'
Agcom che tramite il suo Presidente Corrado Calabrò ha dichiarato: "Con la decisione odierna l'Autorità consente a Telecom Italia e ai concorrenti che si avvarranno delle corrispondenti offerte wholesale di iniziare a sperimentare la commercializzazione di un servizio a banda ultra larga, in attesa del completamento del quadro delle regole NGN".Secondo il nuovo regolamento dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni l'offerta "sarà orientata al costo nelle zone in cui Telecom è l'unico operatore e a condizioni di mercato nelle aree dove la concorrenza è sviluppata".
In ogni caso, l'Autorità ha ritenuto opportuno porre tre condizioni alla commercializzare dell'offerta da parte di Telecom Italia.
In primo luogo, l'azienda potrà proporre il servizio
solo nelle città in cui siano già presenti offerte di servizi NGN da parte di altri operatori in concorrenza, così da evitare fenomeni di pre-emption del mercato.In secondo luogo, viene posto
un limite al numero massimo di clienti (40 mila) che Telecom Italia potrà acquisire nel periodo considerato.
Infine, l
'autorizzazione ha carattere temporaneo: l'Autorità provvederà ad un riesame dell'offerta, alla luce delle dinamiche di mercato ed in considerazione delle caratteristiche dell'offerta wholesale che Telecom Italia dovrà presentareQuindi secondo il nuovo regolamento dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni l'offerta "sarà orientata al costo nelle zone in cui Telecom è l'unico operatore e a condizioni di mercato nelle aree dove la concorrenza è sviluppata".
Agcom ha deciso di imporre a Telecom uno sconto da applicare alle tariffe OLO (Other Licensed Operator). Gli operatori potranno acquistare la soluzione all'ingrosso Easy IP a
47,55 Euro al mese più iva.
A un primo sommario calcolo, il prezzo per l'utente finale dovrebbe essere di circa
60 Euro al mese.
Agli altri operatori sarà praticato un prezzo inferiore del 12% rispetto al costo della fibra Telecom all'utente finale.
Sono previsti 4 mesi di test su un massimo di 40mila utenti in
sette città italiane: Milano, Torino, Genova, Bologna, Roma, Napoli, Bari. Catania e Venezia ferme invece per un anno.
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