Dopo ilBunga Bungaarriva anche ilBungle Bungle.
La grafica e il nome ricordano il motore di ricerca americano e, in effetti Bungle Bungle (che nella lingua di Google significa pasticcio) è un motore di ricerca creato per il caso Ruby e per dare spazio alle notizie a volte censurate.
Ilmotore di ricerca è stato lanciato il 12 febbraio 2010 in concomitanza con la manifestazione "Se non ora, quando?".
Nonostante la somiglianza possa sembrare molta i due sono differenti. Il classico "cerca con Google" si trasforma in "cerca su Bungle".
Il tasto "mi sento fortunato" è diventato "mi sento intercettato" e, digitando uno dei nomi delle persone coinvolte nell'inchiesta, il motore riporterà lo storico del caso.
Sotto la barra di ricerca, al posto di "pubblicità " e "soluzioni aziendali" troviamo "conflitto di interesse", "leggi ad personam" e "tutto su B" e "B. in english (and more)" che rimandano all'enciclopedia libera Wikipedia.
Moltissime le adesioni anche grazie al tam tam generato dal passaparola sui social network che ha fatto impennare le adesioni negli ultimi giorni.
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