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Facebook, nasce gruppo shock sul caso della piccola Yara

Alcuni ignoti hanno aperto gruppi macabri sulla tragica vicenda di Yara Gambirasio. Il popolo web si rivolta e li fa chiudere.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 28/02/2011

Un vergognoso gruppo nato su Facebook riportava contenuti offensivi alla memoria di Yara Gambirasio, la giovane ritrovata morta tre mesi dopo la sua scomparsa
Gli ideatori del gruppo "Yara Zombie - Anche i morti ballano" avevano aggiunto come descrizione: "Prossimamente, nelle migliori sale cinematografiche, la triste vicenda di Yara, la campionessa indeFESSA. La sua promettente carriera non ha fine, nonostante abbia accettato le famose caramelle dallo sconosciuto. Preparatevi ad un suo imminente ritorno, nella rivisitazione del famoso pezzo di un altro morto eccellente. Vedremo Yara interpretare la parte che fu di MJ nel video che lo rese celebre: Thriller. Con la partecipazione straordinaria di Barbara D'Urso". 
Nella bacheca una sfilza di insulti di utenti che disapprovano la macabra iniziativa, uniti nell'intento di far chiudere la paginayara-su-facebook-macabri-gruppi-1.jpg
Dopo le segnalazioni degli internauti il gruppo Yara Zombie ha cambiato sia nome che descrizione
. Ora si chiama "Caso Yara tra falso buonismo e moralismo bigotto".
Sulla bacheca compare un "avete avuto paura" e la nuova descrizione del gruppo recita: "Bene, se siamo giunti fino a questo punto è perchè l'obiettivo degli amministratori del gruppo è stato raggiunto. E cioè dimostrare la totale ipocrisia degli iscritti allo stesso, che riescono a piangere solo su direttiva di mamma televisione. E solo per i casi più eclatanti, vedi Taricone, Scazzi, etc.. Ma per i migliaia di morti in Libia, per i bambini che ogni giorno muoiono di fame o vengono maltrattati, gli operai che muoiono quotidianamente sul lavoro per portare a casa la pagnotta, nessun pensiero. Come se scrivere un pensiero o condividere un link buonista possa bastare a farvi guadagnare un posto in paradiso. Come al solito, ora ci sono molte persone indignate per sto gruppo, ma non indignate per la speculazione mediatica che ne fanno Barbara D'Urso e company. Ma, come accaduto per Sarah Scazzi, tra una settimana avrete già  dimenticato tutto. E farete così morire Yara una seconda volta. I miei complimenti, il "bene" trionfa sempre".
Speriamo che anche in questo caso la Polizia Postale intervenga al più presto per mettere fine a questo versognoso comportamento e che i responsabili del gruppo vengano individuati al più presto.


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