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Yara, il mistero passa anche per internet

Il mistero circa la tragica morte della piccola Yara Gambirasio passa anche attraverso internet: messaggi inquietanti su Wikipedia, strani commenti su Facebook... si tratta di dati attendibili e utili alle indagini o di bufale?

Autore: Chiara Bernasconi

Pubblicato il: 05/03/2011

La ragazzina che qualche giorno fa su Facebook aveva postato uno strano commento dichiarando di essere la migliore amica di Yara Gambirasio, esiste davvero.
Non si tratta dunque di un mitomane, ma di una giovane che frequenta la seconda media in un istituto di Gorle, un piccolo centro di seimila abitanti vicino a Bergamo.
I carabinieri sono riusciti a rintracciarla e l'hanno interrogata per avere delucidazioni in merito a quella frase scritta su una delle tante pagine Facebook dedicate alla 13enne di Brembate scomparsa: "Qui ci conosciamo tutti e tutti conoscono noi (…) e questo ci fa ancora più paura".
Il "qui" della ragazza si riferirebbe al Centro Sportivo di Brembate dove sia lei sia Yara si recavano per allenarsi e da dove Yara uscì ancora viva alle 18.38 di giovedì 26 novembre.
La ragazzina avrebbe inoltre postato i seguenti commenti: "lui ci conosce tutte, ora io ho paura…" e ancora "lo vedo sempre ai nostri allenamenti…".
Gli inquirenti sono al lavoro per stabilire quanto la giovane fosse davvero amica di Yara e quanto siano attendibili le sue dichiarazioni.
Inoltre, su Wikipedia, all'interno della trama del film "Vesna va veloce" di Carlo Mazzacurati, è apparso un messaggio inquietante e misterioso sempre riguardante la piccola Yara: "So dove si trova il corpo di Yara, contattate il numero 345(…)".
Ciò che lascia sbalorditi è il fatto che la pubblicazione di tale messaggio sembra essere avvenuta circa 17 giorni prima del ritrovamento del cadavere della 13enne di Brembate.   
Anche in questo caso gli investigatori stanno cercando di capire se si possa trattare di uno scherzo di pessimo gusto o se i dati forniti possano rivelarsi utili nel corso delle indagini.
Intanto la Polizia Postale di Roma starebbe effettuando un'indagine a tappeto sui pedofili della zona e sul traffico di foto e video su internet.

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