Save the Children, attraverso il progetto transnazionale React (Raising awareness and Empowerment Against Child Trafficking) finanziato dalla
Commissione Europea, ha lanciato una
campagna via web contro l'adescamento dei minori.
L'organizzazione, infatti, ha realizzato un video nel quale un ragazzo adesca in diretta la potenziale vittima e in seguito vengono svelati i pericoli che avrebbe potuto correre.
La
rete e
la telefonia mobile sono canali di
adescamento delle vittime di tratta e sfruttamento: è importante quindi informare il più possibile, soprattutto i minori, più vulnerabili rispetto agli adulti.
Lo slogan della campagna è: "
Sicuro che puoi fidarti di un nick?", perchà© è proprio dietro ad un nick che si può celare il rischio di adescamento.
La responsabile del progetto
Sarah Di Giglio ha dichiarato che in Italia il fenomeno è ancora circoscritto, ma "è assolutamente necessario intensificare l'informazione, soprattutto verso chi vive in condizioni di marginalità ".
Elvira D'Amato, responsabile del
Centro per il contrasto della pedopornografia online, ha affermato che "internet serve ad annullare le distanze e la tratta trova terreno molto fertile nello spazio tecnomediato. àˆ giusto che qualcuno spieghi ai ragazzi che se vanno in rete sono vulnerabili, in questo è essenziale lo scambio tra pari: chi è arrivato nel nostro Paese cadendo nella rete può aiutarci a mettere in guardia i propri coetanei".
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