La depressione è in rete: per molti ragazzi la vetrina di
Facebook, dove si posta solo la parte bella delle cose, può diventare un confronto troppo duro e difficile da reggere.
Le personalità più fragili, infatti, possono risentire del confronto con chi è più "figo" di lui, con chi ha più amici, con chi ha più carisma, con chi posta i commenti che riscuotono maggiore successo. Insomma potrebbe essere peggio che stare da soli in un luogo affollato. Questo può avere degli effetti devastanti sulle personalità meno forti. Oggi i
social network sono imprescindibili dalla vita dei giovani, ma spesso possono trasformarsi anche in armi a doppio taglio. Su queste piattaforme, infatti, scorre anche il bullismo: tristemente noto è anche il caso dell'adolescente americana suicidatasi dopo essere stata pesantemente attaccata sul suo profilo.
In questi casi, che sono certamente limite, ma non impossibili, i genitori giocano un ruolo fondamentale: innanzitutto stare attenti a tutte le avvisaglie di depressione lanciate dai propri figli, poi seguirli passo passo anche nella loro vita sul
web.
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