Jhon Bon Jovi, 28 anni di carriera e
130milioni di dischi venduti, durante una recente intervista al
Sunday Times Magazines, se la prende direttamente con
Steve Jobs colpevole, a suo dire, di aver causato grandissimi danni alla musica. Sotto accusa sono
iTunes e
iPod, due delle numerose creature della casa di
Cupertino.
I problemi in sostanza sarebbero due: il primo è che l'applicazione
Apple consentirebbe agli utenti di acquistare singoli pezzi anzichà© le intere compilation snaturalizzando così gli album. "La gente, grazie a questo sistema non si prende più il tempo necessario per ascoltare un album per intero" dice Bon Jovi.
Inoltre la possibilità di acquistare
via internet avrebbe privato i giovani del gusto di andare in un negozio di dischi e acquistare un album colpiti dalla sola copertina. Avrebbe tolto alle nuove generazioni il piacere di mettersi le cuffie e alzare il livello al massimo perdendosi nella melodia del nuovo vinile stringendo la copertina tra le mani.
Tuttavia la posizione di Bon Jovi ci sembra alquanto discutibile: inffatti, sarebbe forse più comprensibile se se la fosse presa con tutti quei programmi che consentono e alimentano la
pirateria cinematografica e musicale anzichà© con un programma legale come iTunes che a costi contenuti offre un panorama musicale vastissimo e che da poco ha tagliato il traguardo dei
10miliardi di canzoni vendute.
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