Se in Germania
Street View vince, in
Svizzera invece
Google registra una sonora
sconfitta. La sentenza emessa dalla maggiore corte amministrativa del paese il
30 marzo scorso, infatti parteggia per l'agenzia nazionale sulla privacy che ha richiesto al colosso americano di sfocare singolarmente
volti e
targhe a mano e non usufruendo di un sistema automatico giudicato poco efficiente.
La
sentenza, inoltre impone che la
privacy sui volti e sulle targhe delle autovetture venga tutelata in modo assoluto e senza possibilità di errore. Google dal canto suo non ci stà , pone un secco rifiuto alla richiesta del tribunale e giustifica la sua posizione dicendo che la sentenza è praticamente ed economicamente inattuabile.
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