Nuove grane in vista per
Marck Zuckerberg creatore di
Facebook che questa volta si trova alle prese con un documento che potrebbe creargli davvero dei seri problemi.
Paul Ceglia, in imprenditore
italo-americano, noto nel campo del truciolato e arrestato per truffa, avrebbe tirato fuori da un cassetto un contratto stipulato tra lui e Zuckerberg nel 2003 quando quest'ultimo aveva
18 anni.
Nel contratto si legge l'autorizzazione ad ottenere una quota pari all'
84% del social network, ma la richiesta di Ceglia si ferma al
50% Vicenda complicata questa che non ha nulla a che vedere con le pretese dei gemelli
Winkelvoss liquidati con un risarcimento di
65 milioni di dollari, questa volta c'è di mezzo un contratto firmato e un numero imprecisato di mail che i due si sarebbero scambiati.
Ma da
Facebook arriverebbe una debole difesa del suo creatore. Pur riconoscendo il fatto che
Ceglia ha lavorato per il social network, la società sostiene che il contratto firmato e il linguaggio usato nelle mail non sembra essere quello solitamente usato da Zuckerberg e quindi i documenti sarebbero quindi inventate di sana pianta.
Si apre così un nuovo capitolo nelle vicende giudiziarie di Zuckerberg che questa volta potrebbe non cavarsela con un semplice risarcimento.
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