Uno studio canadese della
Queen's University di Kingston, in Ontario, ha rivelato che gli adolescenti abituati a trascorrere più di
4,5 ore al giorno connessi a internet avrebbero una possibilità maggiore rispetto agli altri di sviluppare
comportamenti a rischio quali l'assunzione di sostanze alcoliche, stupefacenti o comportamenti pericolosi quali il sesso non protetto o il mancato uso delle cinture di sicurezza.
Lo studio, pubblicato sul
Journal of Preventative Medicine, attribuirebbe la responsabilità di questi comportamenti alla mancata censura da parte del web: ''Gli adolescenti trascorrono davanti al pc in media oltre 4,5 ore ogni giorno, e sono quindi costantemente a contatto con rappresentazioni di comportamenti a rischio - spiega la
ricercatrice -. Televisione e videogiochi hanno protocolli di censura definiti, mentre internet no. I genitori possono controllare e limitare l'accesso a internet, ma i figli adolescenti di solito sono più esperti di tecnologia, ed è possibile che questi tipi di controlli non siano efficaci nel bloccare i siti web indesiderati''.
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