L'Office of the United States Trade Representative (
USTR) dopo aver analizzato i vari Paesi del Mondo dal punto di vista del
copyright, ha diffuso un documento con tutti i dati relativi al tasso di
pirateria. Purtroppo l'Italia è una delle ultime, e per questo tenuta sotto osservazione perchà© ad alto rischio.
Assieme all'Italia, nella watch list 2011, sono stati inseriti Bielorussia, Bolivia, Brasile, Brunei, Colombia, Costarica, Repubblica Dominicana, Ecuador, Egitto, Finlandia, Grecia, Guatemala, Giamaica, Kuwait, Malaysia, Messico, Norvegia, Perù, Filippine, Romania, Spagna, Tagikistan, Turchia, Turkmenistan, Ucraina, Uzbekistan, Vietnam.

A pagina 36 dell'edizione 2011 del
rapporto 301 pubblicato dagli Stati Uniti viene spiegato come
la pirateria è costantemente presente in Italia, e l'utenza la attua in diverse forme.
La
International Intellectual Property Alliance scrive che "la pirateria su Internet continua a crescere, danneggiando in modo grave il mercato legittimo della distribuzione di opere protette da copyright", tuttavia si dice soddisfatta dell'iniziativa di regolamentazione avviata dall'
AGCOM: "L'iniziativa dell'autorità di regolamentazione delle comunicazioni (AGCOM), lanciata nel dicembre 2010, mostra l'impegno nell'affrontare alcuni dei crescenti problemi che i detentori dei diritti affrontano online ma non appare preparata ad affrontare problemi connessi direttamente alla pirateria a mezzo
".
Nel rapporto 301 si appoggia dunque quanto proposto dall'AGCOM e si invita l'Italia a una rapida approvazione di tale regolamentazione.
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