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Google: Wael Ghonim scriverà  un libro sulla Rivoluzione Egiziana

Wael Ghonim, ex manager di Google ed eroe della Rivoluzione Egiziana, ha comunicato via Twitter l'intenzione di scrivere un libro per parlare della sua esperienza.

Autore: Redazione IT Tech & Social

Pubblicato il: 10/05/2011

L'attivista politico egiziano ed ex manager di Google Wael Ghonim ha annunciato tramite il suo account di Twitter che nei primi mesi del 2012 verrà  pubblicato un libro nel quale racconterà  la sua esperienza durante i giorni che hanno portato alla caduta di Hosni Mubarak, leader egiziano in carica da 30 anni.
Ghonim ha rivelato che ha già  preso contatti "con alcuni editori inglesi e statunitensi, e con una casa editrice egiziana per pubblicare il mio libro sulla Rivoluzione". L'attivista ha continuato rivelando che "il valore complessivo del contratto, superiore a 14 milioni di lire egiziane (circa 2,4 milioni di dollari) sarà  devoluto interamente alle famiglie dei martiri e dei feriti della rivoluzione".
La casa editrice statunitense Houghton Mifflin Harcourt ha confermato la sigla dell'accordo per i diritti del libro di Ghonim. L'opera descriverà  da un punto di vista privilegiato il ruolo svolto dai social network e da internet in quei giorni concitati, dalla chiamata a raccolta pubblica dei manifestanti fino alla deposizione del presidente Mubarak. L'editore statunitense ha commentato affermando che quella di Ghonim è una "delle grandi storie del nostro tempo, una lezione per chiunque cerchi di portare un cambiamento nella società  in cui vive utilizzando la tecnologia".
Lo stesso Ghonim riceverà , presso l'ambasciata svedese a Il Cairo, il premio annuale per la libertà  di stampa organizzato da "Reporter Senza Frontiere".
Ghonim, direttore marketing di Google in Medio Oriente, è stato il creatore della pagina Facebook che ha chiamato a raccolta il 25 gennaio scorso della folla che ha iniziato la protesta contro Mubarak. Per queste ragioni è stato detenuto per 12 giorni prima di essere rilasciato e diventare così uno degli attivisti più in vista della rivoluzione egiziana.
Anche la rivista Time lo ha scelto comeuna delle cento figure mondiali più influenti nel 2011.

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