Una scuola online, in diretta e in differita, in cui ognuno può esprimere se stesso e veicolare conoscenze a chi vuole apprendere determinati argomenti. Si tratta di
Oilproject.
Da oggi è un portale rinnovato, aperto a tutti in cui è possibile
discutere,
insegnare e
apprendere. Una sorta di
scuola virtuale, senza banchi o aule, le cui
lezioni sono soltanto
online, con argomenti decisi dagli iscritti, di volta in volta.

«Oggi gli insegnanti hanno dai 14 ai 75 anni. A volte sono perfetti sconosciuti, a volte sono intellettuali, imprenditori, esponenti politici, scrittori o scienziati. Tutti uniti per sperimentare la formula del
Liberi di imparare, liberi di insegnare», si legge nelle pagine web di presentazione del progetto.
"I numeri parlano chiaro: la nostra generazione legge sempre meno i giornali. Perchà©? àˆ raro che spieghino i meccanismi giuridici ed economici correlati agli eventi. Spesso manca l'approfondimento. Lo stesso vale per i talkshow televisivi nei quali, nel 2011, continua a essere impossibile aggregare le domande del pubblico e rivolgerle in diretta" -
dichiara Marco De Rossi, fondatore di Oilproject - "La Scuola d'Attualità nasce proprio da qui. àˆ un esperimento di approfondimento e interattività ".
Ad Oilproject partecipano Federazione degli Studenti, Generazione Futuro, LINK, Rete degli Studenti, Unione degli Studenti ed Unione degli Universitari.
Oliproject dà il via alle lezioni parlando di politica con
Giuseppe Civati e
Italo Bocchino, di disoccupazione giovanile con l'economista
Michele Boldrin, di privacy su Facebook con l'esperto
Matteo Flora, di cultura hacker con il Comandante della Guardia di Finanza
Umberto Rapetto.
"Chiunque può inviare lezioni audio o video. L'obiettivo è creare il primo YouTube dedicato alla formazione. Una miniera di conoscenze libere accessibili gratuitamente. Continueremo, nei prossimi mesi, pubblicando centinaia di lezioni dedicate alla Letteratura Italiana. La scuola tradizionale nelle classi fisiche rimarrà fondamentale, ma nuovi strumenti verranno affiancati" - conclude Marco De Rossi - "Il sogno è che entro dieci anni tutte le lezioni tenute nelle scuole e nelle università pubbliche vengano condivise online a beneficio, ad esempio, di chi vive in zone con una scarsa offerta didattica, combattendo così il digital divide culturale italiano. àˆ inevitabile ed è solo questione di tempo. La rivoluzione è solo all'inizio"
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