àˆ molto recente
la dichiarazione di Mark Zuckerberg secondo la quale il patron di
Facebook si era detto favorevole all'apertura del social network anche ai minori di
13 anni.
«La mia filosofia è che per istruire i ragazzi bisogna cominciare quando questi sono ancora molto giovani – aveva detto Zuckerberg nel corso del summit sull'innovazione nelle scuole a Newark, in New Jersey – ma a causa del divieto non abbiamo ancora iniziato questo processo di apprendimento e solo eliminandolo potremmo vedere se funziona davvero».
Queste le parole utilizzate per ratificare la possibilità di dare accesso al social anche ai più giovani. Le motivazioni addotte erano legate alla possibilità di crescita culturale da parte dei più giovani, che sulla piattaforma potrebbero scambiarsi pareri sulle lezioni seguite a scuola, sui compiti e i libri di studio.
Nessuno ci aveva creduto, nà© aveva gradito l'affermazione tanto che il giovane si è trovato costretto a rettificare le sue intenzioni nel corso del suo intervento all'
e-G8 di
Parigi: «Non è in cima alle nostre priorità . In futuro potrebbe aver senso esplorare questa possibilità , ma non stiamo lavorando su questo».
Oggi gli utenti di Facebook sono
600 milioni, mentre gli under 13 sarebbero 7 milioni e come ha dimostrato una recente inglese un bambino su 5 di età compresa tra i 9 e 12 anni, aggira la regola creandosi un profilo con tutti i rischi legati al caso.
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