Secondo quanto è stato diffuso nelle ultime ore in rete, alcuni paesi europei si starebbero coalizzando contro
Google, considerato colpevole di aver messo in piedi una sorta di
rete fiscale che avrebbe favorito i conti economici del gruppo.
Sembra infatti che anche gli ispettori fiscali del
Regno Unito siano sul piede di guerra: non avrebbero particolarmente gradito
una arzigogolata manovra che avrebbe compreso
Olanda,
Irlanda,
Regno Unito e
Bermuda e che avrebbe portato ad una possibile evasione di
3,5 miliardi di euro in 5 anni.
àˆ risaputo che a numerose nazioni europee risulti particolarmente indigesto
il sistema di fatturazione di Google. Infatti la società di Mountain View da sempre lavora e crea mercato in tutte le nazioni europee, ma le fatturazioni di questi servizi avvengono solo in alcuni Paesi, ad esempio l'
Irlanda, che offrono regimi fiscali più favorevoli. Chiaramente questo atteggiamento non può che dare molto fastidio a numerose nazioni europee che vedono in questo modo molti capitali e investimenti, e le relative tesse, sfuggire al proprio fisco nazionale e essere dichiarati all'estero.
Questa accusa inglese potrebbe risultare particolarmente scomoda anche per le alte sfere politiche del paese. Infatti è risaputo che il Primo Ministro inglese
Cameron abbia nominato
Eric Schmidt, ex CEO della società statunitense, suo personale consulente per gli affari.
Al momento Google ha evitato di commentare queste accuse. Molto probabilmente la risposta del gigante di Internet arriverà nelle prossime ore.
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