Clemente Mastella, uno dei candidati sindaco per la regione Campania, rappresenta nell'immaginario di una parte degli italiani il classico stereotipo del politico che fa promesse, illude il popolo e poi, quando è il momento di tener fede alla parola data si tira indietro.
"Se
De Magistris va al ballottaggio, io mi suicido" aveva detto a
Un giorno da pecore, la trasmissione di
Radio 2: "non si è mai visto che un magistrato possa diventare sindaco di una grande città ".
Invece De Magistris, non solo è andato al ballottaggio, ma ha anche stracciato tutti gli avversari con un sonoro 60% di preferenze, quindi un magistrato è ora sindaco di una grande città , ma non di una qualsiasi, di
Napoli.
La rete però e soprattutto gli utenti di
Facebook, non si sono dimenticati della promessa fatta dall'ex guardasigilli e ora sono in 25 mila a chiedergli il
suicidio.
Le pagine nate per l'occorrenza ormai non si contano più. ll gruppo "Ricordiamo a Clemente Mastella che si deve suicidare" in poche ore ha raccolto già 20 mila iscritti e i commenti sono i più disparat, ovviamente la maggior parte sono ironici e divertenti: c'è che la mette sul voto di scambio "Dai Clemente….questa volta non ci deludere. Giuro che se lo fai, ti voto!", o chi lo lascia libero di scegliere l'arma migliore "Cleeeementeeeee…. scegli tu. Cappio, arma da fuoco, harakiri, criceti carnivori, "a colpi di provola". Ti procuriamo tutto il necessaire", o ancora chi pensa che sia solo necessario ricordargli quello che aveva promesso "magari per lo shock ha già dimenticato. ricordiameglielo in coro a intervalli regolari!!!!".
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