Il Cardinale Gianfranco Ravasi è sempre più convinto che si debba "fare conoscere la Bibbia anche utilizzando gli strumenti comunicativi dei giovani come
Twitter e i
siti Internet. Attraverso una frase o una parola dominante in un brano, come carità , amore, dolore, perdono, s'invoglia a leggere tutto il passo. Per questo di recente ho organizzato a Roma, in Vaticano, un incontro con i blogger, da tutto il mondo".
Ha dichiarato il Cardinale nel corso di un'intervista con il settimanale
Oggi in edicola da venerdì 12 giugno.
Ravasi, già guida del Pontificio Consiglio della Cultura, della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, ha aggiunto: "Leggere la Bibbia ha senso soprattutto oggi, anche per un non credente.
Viviamo in tempi di superficialità , approssimazione e, quel che è peggio, d'indifferenza, la grande malattia trionfante odierna. La
Bibbia è la stella polare della nostra cultura".
Il Cardinal Ravasi considera la Bibbia come un grande testo etico, ma anche estetico per la sue bellezza letteraria, in cui si possono trovare le vicende umane, l'amore, la guerra, la fratellanza, la poesie, il riso e le lacrime. "Noi possiamo non osservarne gli insegnamenti, ma ci indica un senso, una storia. Aiuta a diradare la nebbia in cui viviamo".
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