La maturità  ai tempi dei social network

Domani 22 giugno avrà  inizio l'esame di stato, la tanto temuta maturità , che quest'anno è stato lo spauracchio di 500 mila studenti italiani delle ultime classi delle scuole superiori. Già  da qualche giorno impazza sul web il toto-temi, pratica molto diffusa già  dagli anni '80, ma che ora, grazie a internet e ai vari social network ha assunto le dimensioni di un vero e proprio fenomeno sociale. 
Il ventaglio di eventi su cui ragionare, e tentare la fortuna, quest'anno è molto ampio, pertanto è anche possibile che il "toto-tema", fenomeno in cui pochi credono ma che tutti tentano, potrebbe anche azzeccarci.
Si parte con l'Unità  d'Italia, si passa poi per Fukushima, l'ambiente, le rinnovabili, quindi potrebbe capitare che esca un tema sulla beatificazione di Giovanni Paolo II che tanto fece per la caduta del comunismo e la fine della Guerra Fredda, oppure ancora il 2011 è stato il 60esimo anniversario del primo viaggio sulla Luna compiuto dal cosmonauta sovietico Yuri Gagarin. Ma per quanto riguarda letteratura?
Nelle ultime ore si stanno dando sempre più certi i nomi di Italo Svevo e di Grazia Deledda. Il primo, nato nel 1961, offre un ottimo gancio all'argomento dell'Unità  d'Italia, mentre la seconda offre lo spunto del Premio Nobel.
Peccato solo che questi due autori, come molti altri del 1900 vengono sempre trattati in modo del tutto marginale, quando va bene!
Ma i giovani dell'era 2.0, come vivono la maturità ?
Con gli smartphone e i social network la maturità  non è più un fatto personale o limitate alle mura dell'aula, ma diventa un fatto comunitario, appunto, sociale.
Da una recente indagine è emerso che il 75% degli intervistati utilizzarà  Facebook per cercare informazioni sulle commissioni, ripetere on line le materie da studiare, o cercherà  indiscrezioni sulle tracce dei temi, oltre ad appunti e tesine.
In molti poi sfrutteranno il potenziale comunitario di Facebook per cercare di copiare durante le prove, specialmente nel corso della seconda.
Parte degli intervistati, infine dichiara la propria volontà  di chiedere l'amicizia ai membri della commissione o di cercare di infiltrarsi nel loro profilo con un'identità  fasulla.